«Avrà avuto ragione Buzzati? Tenente Drogo, il deserto avanza!» è il titolo che accompagna l’articolo di fondo, a firma del direttore responsabile Dino Bridda, del numero di giugno di “Bellunesi nel mondo”. Una riflessione in merito agli allarmanti dati, dello studio realizzato dalla CGIA di Mestre su commissione della Provincia di Belluno, in merito alla “salute” del territorio bellunese. Lo pubblichiamo per intero.
«La recente inchiesta della Cgia di Mestre parla di terre alte spopolate, natalità in diminuzione, anziani in aumento, sanità a rischio, infrastrutture deboli, giovani che se ne vanno, ecc. Con questi indicatori demografici ed economici la provincia di Belluno sembra richiamare il “Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati: siamo a rischio “deserto sociale” dove sembra che tanti tenente Drogo aspettino gli eventi senza reagire. È vero che continuiamo a fare progetti di rinascita e sviluppo e indiciamo convegni per parlarne, ma manca il vero confronto che arricchisce il dibattito culturale. Così tutto finisce in mere, seppur nobili, enunciazioni di principio. Sarebbe come dire: se il medico ha indicato diagnosi e cura, sta all’ammalato seguirne le prescrizioni. Tradotto, significa che, se non si passa presto e concretamente dagli studi ai fatti, rischiamo di essere inevitabilmente omologati alla pianura dove i parametri di pensiero e di realizzazione sono biologicamente diversi da noi. Così tutta questa rassegnazione assomiglia a quella dell’ammalato che spera solo nella fortuna. Fin che la barca va… Siamo stanchi di ripeterlo, ma per l’ennesima volta non ci resta che chiamare a raccolta le nostre forze politiche, sociali, culturali ed economiche più responsabili affinché si scuotano dal torpore e dalla protesta sterile passino presto ai fatti. Sarà di certo vero che in 200.000 abitanti siamo pochi, però se continuiamo a frantumarci in tanti rivoli litigiosi rischiamo di fare la fine di Drogo. Senza avere nemmeno il tempo di pentircene!».
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