179. Quale futuro per la rivista “Bellunesi nel mondo”? Tra i continui ritardi di Poste italiane nella consegna del mensile e la mannaia del sottosegretario all’Editoria Crimi sui contributi alle riviste si prospetta un futuro incerto. De Bona: «Questa sarà un’altra battaglia, ma per vincerla dobbiamo essere tutti uniti e quindi lancio un appello a tutte le testate giornalistiche che si trovano nella nostra stessa situazione: uniamoci e lottiamo assieme»

da | 27 Giu 2019 | 1 commento

Tempo di lettura: 2 minuti

Il centralino degli uffici dell’Associazione Bellunesi nel Mondo non smette di squillare. Sono numerose le telefonate di lamentela da parte dei soci per il ritardo, o la mancata consegna, della rivista “Bellunesi nel mondo”. Un esempio? Il numero di giugno della storica testata Abm, spedita a inizio mese, è arrivata oggi ai soci residenti a Trento. «Poco più di cento chilometri in venti giorni», sono le parole di un amareggiato Oscar De Bona, presidente Abm, «davvero ormai siamo senza parole. Eppure tutti i mesi paghiamo sempre in anticipo il servizio a Poste italiane e questa è la loro risposta, un continuo disservizio». Pochi mesi fa l’Associazione Bellunesi nel Mondo avevo organizzato un incontro con alcuni dirigenti di Poste italiane per capire le problematiche e risolverle. Sembre proprio che la soluzione non sia ancora stata trovata e quindi il disservizio continua a essere presente e la faccia la mette l’associazione.

Come se non bastasse ormai è certo che il Governo eliminerà i contributi all’editoria, una volontà del Sottosegretario all’Editoria Crimi. «Il 18 maggio, in occasione della nostra Assemblea generale, avevamo chiesto a Cinzia Dal Zotto, in rappresentanza del Movimento 5 stelle, di chiedere un interessamento dell’on. Federico D’Incà, affinché questo taglio non venisse perpetrato», le parole del presidente Abm Oscar De Bona, «le conseguenze infatti sarebbero disastrose, non solo per il nostro settore specifico rivolto agli italiani all’estero, ma anche alle centinaia di testate locali come per esempio “L’Amico del Popolo”».
«Purtroppo la risposta di D’Incà, giunta sempre dalla Dal Zotto», continua De Bona, «è stata negativa, o meglio, D’Incà non condivide l’azione del sottosegretario Crimi, ma non può intervenire». Si prospetta un futuro incerto per la rivista “Bellunesi nel mondo”? Purtroppo i presupposti ci sono, ma di certo l’Associazione Bellunesi nel Mondo non si arrenderà. «In oltre mezzo secolo di storia l’Abm ha intrapreso numerose battaglie», conclude De Bona, «questa quindi sarà un’altra battaglia, ma per vincerla dobbiamo essere tutti uniti e quindi lancio un appello a tutte le testate giornalistiche che si trovano nella nostra stessa situazione: uniamoci e lottiamo assieme». L’Associazione Bellunesi nel Mondo si è già attivata con l’Unaie e la Fusie.

1 commento

  1. Gabriela Parissi

    Ánimo Don Óscar de Bona.
    Se solucionará.

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