COSE DI VECCHIE CASE

Cose di vecchie caseCOSE DI VECCHIE CASE.
ATTREZZI E AMBIENTI DI VITA DELLA FAMIGLIA CONTADINA.
LA CASA CONTADINA, LA CUCINA, COSE DI CASA
di Lois Bernard; disegni di Renato Dal Cin; consulenza fotografica di Oreste Tormen
Seren del Grappa: DBS, 2016

“Cose di vecchie case” è il primo volume di un’opera che è omaggio alla genialità e inventiva della cultura rurale di un tempo. Un glossario del sapere montano: questo è “Cose di vecchie case”, primo volume dell’opera “Impreste”. Firmato da Lois Bernard, Impreste è un’opera “monumentale”: frutto di oltre dieci anni di ricerche, racconta la civiltà rurale tra Prealpi e Dolomiti. Oggetti, arredi, ambienti del vivere quotidiano: l’autore li passa in rassegna uno ad uno documentandone caratteristiche tecniche e funzionalità. “Non mi sono però limitato a descriverli nella loro materialità – spiega l’autore – non volevo solo raccontare perché erano fatti in un certo modo e con certi materiali e in che modalità venivano utilizzati o chi e come li si costruiva; ho voluto piuttosto quasi entrare in empatia con loro”.“Più che restituire l’atmosfera di un tempo – spiega lo storico Daniele Gazzi – Bernard fa capire al lettore l’inventiva, la genialità, le conoscenze che permisero la realizzazione di tali oggetti. In questo sta l’eccezionalità della sua opera, che è complessivamente un omaggio a quella capacità di “arrangiarsi trovando sempre una soluzione” che è segno distintivo del vivere in montagna. Impreste offre una rivalutazione culturale del mondo montano che, ben lontano da ogni stereotipo, si conferma come società capace di esprimere ingegno e intelletto spesso sorprendenti”.

Disponibile presso la Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, anche attraverso il sistema di interprestito.
Per info e contatti:
biblioteca.migrazioni@bellunesinelmondo.it
Tel. + 39 0437 941160
FB: bibliotecaemigrazione

SULLE TRACCE DEGLI SCALPELLINI

Sulle tracce degli scalpelliniSULLE TRACCE DEGLI SCALPELLINI
di Luisa Manfroi
Cencenighe Agordino: Comune, stampa 2012

Gli scalpellini: artisti minori, si è sempre detto, ma sono loro che hanno reso grandiose le opere dei più celebri scultori, lavorando l’opera d’arte fino quasi all’ultimo.Dimenticati i primi osannati i secondi. Brava allora Luisa Manfroi che è riuscita a far memoria, a testimoniare, quanto anche i tantissimi, anonimi, scalpellini dell’Agordino e di Cencenighe hanno fatto: un patrimonio che aspetta oggi solo di essere valorizzato, non solo a scopo per così dire turistico, ma perché guardando le loro opere d’arti i giovani riescano a sentire il calpestio della storia dalla quale partire per rinnovare ogni giorno la vita della terra che abitano.

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LE SCUOLE ELEMENTARI VITTORINO DA FELTRE

le scuole elementari vittorino da feltreLE SCUOLE ELEMENTARI VITTORINO DA FELTRE.
CENT’ANNI E PIÙ DI STORIA: RICERCA CON LA CLASSE QUINTA, ANNO SCOLASTICO 2015/2016
di Luisa Carniel
Seren del Grappa: Edizioni DBS, 2016

Le scuole elementari Vittorino da Feltre. Cent’anni e più di storia”: 176 pagine e tante fotografie che raccontano la storia della struttura ma anche quella di tanti maestri e bambini, il tutto nel contesto di una città e di periodi storici le cui trasformazioni si percepiscono anche tra i muri scolastici. Molte le curiosità, come la scarsità di aule che si registra nei primi decenni del Novecento e poi ancora negli anni Sessanta con il boom demografico le classi di quasi cinquanta bambini, le lezioni sui residuati bellici, i numerosi progetti con le associazioni del territorio. Tante anche le testimonianze dirette di ex alunni, ma non manca il ricordo di personalità care al mondo feltrino come la maestra Luisa Meneghel. Ad impreziosire il tutto tante fotografie, della scuola e dei suoi alunni in cento anni di storia: un omaggio al passato per ricordare ma anche l’opportunità di conoscere meglio un luogo che sempre più si qualifica come ambiente di integrazione interculturale delle diversità.

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MEAN

Mean_02 MEAN
di Dino Dal Pan
Santa Giustina: Comitato Festeggiamenti Meano, 2015

Con questa pubblicazione il Comitato Festeggiamenti Meano vuole offrire a tutti i meanesi una testimonianza storica, culturale, artistica, religiosa e sociale del proprio paese. Troverete fatti già noti ma anche curiosità, episodi che mai avremmo pensato potessero riguardare il nostro territorio. Troverete la storia degli insediamenti più remoti, episodi storici felici e tragici, aspetti folcloristici e documenti fotografici.

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FAMIGLIE NOBILI DI BELLUNO

famiglie nobili di bellunoFAMIGLIE NOBILI DI BELLUNO
di Miriam Curti e Dina Vignaga; con la collaborazione di Flavio Vizzutti
Belluno: Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, 2015

Un’ampia e accurata ricerca negli Archivi di Stato, delle Diocesi e Parrocchie, di Biblioteche e di quant’altro, anche con il reperimento e lo studio di documenti inediti, sta alla base di questo elegante e corposo volume, che ci presenta, in ordine alfabetico, ben 68 famiglie nobili bellunesi, dal XIV ai primi anni del XX secolo. Di ognuna, notizie sulle origini, sui principali personaggi, sull’importanza che vi ebbe nel contesto cittadino, su abitudini, mentalità, rapporti sociali, legami famigliari, e su quanto, anche nell’arte o nel lavoro, lasciò a Belluno, nonché uno o più stemmi araldici, riproduzione di dipinti o disegni di personaggi e luoghi, alberi genealogici. Per il rilievo che l’aristocrazia bellunese ebbe nel governo della città e del territorio, l’opera diventa così, pur entro i limiti che si sono date le autrici, un’interessante e preziosa monografia sulla storia di Belluno di quei periodi.

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