DETENUTI ITALIANI ALL’ESTERO
DETENUTI ITALIANI ALL’ESTERO
Uno degli oltre 700 lemmi contenuti nel
DIZIONARIO ENCICLOPEDICO DELLE MIGRAZIONI ITALIANE NEL MONDO
direzione di progetto: Tiziana Grassi; coordinamento scientifico: Delfina Licata; direttore editoriale: Enzo Caffarelli; volume a cura di Tiziana Grassi et al.
Roma: SER: ItaliAteneo: Fondazione Migrantes, 2014
L’italiano all’estero può essere, oggi come ieri, soggetto di vittorie o di fallimenti, protagonista di sogni sfumati o di mancati inserimenti. Tra queste persone, con problemi di difficoltà di collocazione, un posto rilevante spetta a coloro che, anche a causa degli ostacoli intrinseci al progetto migratorio, hanno infranto le leggi del Paese che li ospita con la conseguenza di una detenzione coatta. Stando ai dati della Direzione Generale degli Italiani all’Estero relativi al 2011, i detenuti italiani all’estero erano 3.109 di cui 22 in attesa di estradizione, 2.421 in attesa di giudizio, 666 condannati. La maggior parte dei detenuti si trovava nell’Unione Europea (2.353) seguita, a larga distanza dall’America (483). Tra i maggiori reati contestati vi era quello dello spaccio di droga, poi rapina e truffa, violenza, reati contro il patrimonio, omicidio, reati sessuali, estorsione-ricatto, reati valutari, ecc. e inoltre la permanenza su un territorio straniero oltre il termine consentito. Vari sono i fattori che portano a commettere i reati: dall’ambiente familiare alla formazione scolastica, alle influenze sociali come la ricerca del guadagno facile ma anche la lontananza dal proprio ambiente, motivi di gelosia o di onore, la scarsa preparazione professionale e, ancora, la mancanza di lavoro crescente negli ultimi anni.
(Delfina Licata)
Disponibile presso la Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, anche attraverso il sistema di interprestito.
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