STORIA DELL’EMIGRAZIONE VENETA.
DALL’UNITÀ AL FASCISMO
di Emilio Franzina.
Nuova ed Sommacampagna: Cierre, 2005
Divenuto per gradi – ma sempre troppo in fretta – terra di immigrazione, il Veneto ha cominciato ultimamente a interrogarsi sulla propria identità e sulla propria storia. Storia e identità intrecciate, entrambe, con emigrazioni, a tratti addirittura imponenti, di contadini e di operai. Negli anni compresi fra l’annessione e il consolidamento del fascismo si può dire che non vi fu nessun’altra regione in Italia, eccettuata la Calabria, ad avere un così alto tasso emigratorio. Il profilo storico tracciato dall’autore cerca di darne conto prendendo in esame anche i complessi problemi di natura economica, sociale e culturale che ogni movimento migratorio implica o produce, e che sono tornati oggi di attualità nel Veneto “a parti rovesiate”. Tra saggi di carattere metodologico, richiami all’esperienza odierna e ricostruzioni storiche, si tratta di un’agile ricapitolazione della vicenda vissuta da centinaia di migliaia di persone in cerca di benessere ma, soprattutto, di stabilità e lavoro.
Disponibile presso la Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, anche attraverso il sistema di interprestito.
Per info e contatti:
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Tel. + 39 0437 941160
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