La Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati” si arricchisce di una nuova opera: “Questo piatto di grano. La colonizzazione dell’Agro Pontino: nomi, volti, origini delle famiglie che si insediarono”, di Giulio Alfieri, già autore del libro: “La terra che non c’era. Bonifica, colonizzazione e popolamento dell’Agro Pontino”.
Di seguito una breve descrizione dell’ultimo lavoro di Alfieri, la cui prefazione è firmata dal presidente Abm Oscar De Bona
Abstract
Frutto della ricerca su migliaia di documenti e testimonianze, la storia della colonizzazione dell’Agro Pontino negli anni ’30 e ’40 del Novecento ne esce per molti aspetti diversa dalla narrazione tradizionale.L’enormità di una migrazione di massa di contadini poverissimi dal Nordest al basso Lazio, voluta e organizzata in ogni dettaglio dallo Stato nel tentativo di risolvere problemi economici e sociali attraverso lo sradicamento di popolazioni dai luoghi d’origine verso terre inospitali.Le lamentele, le proteste, la reazione delle famiglie coloniche, che, in luogo delle promesse di vita migliore, trovarono in Pontino la miseria di sempre, nonostante gli immani sacrifici per trarre raccolti da terreni che si dimostrarono, troppo spesso, scarsamente produttivi.Viene contestata inoltre, dati alla mano, l’idea di una colonizzazione conclusa brillantemente nel 1939 con l’assegnazione di tutti i poderi realizzati, quando invece, ancora nel ’42-’43, si disponevano nuovi arrivi e nuove assegnazioni, in continua sostituzione di coloni disdettati o costretti dalle malattie al rimpatrio.Nel narrare le fasi, le modalità, le scelte della colonizzazione, il focus resta puntato sulle conseguenze che le decisioni ebbero sulle famiglie coloniche, le vere protagoniste di quella vicenda.Ad esse quest’opera vuol rendere giustizia, preservandone i nomi, i volti, le origini e le vicende dall’oblio in cui, non di rado, il procedere senza soste della Storia relega le storie silenziose degli umili.
L’Abm ringrazia sentitamente Giulio Alfieri per averla coinvolta nella realizzazione di questo libro, significativo contributo alla conoscenza di un’importante parte della storia migratoria del Veneto e dell’Italia.
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