«Siamo italiani e lavoriamo in Italia. Nel rispetto delle persone, del territorio e della nostra storia. Noi questo lo chiamiamo neomadeinitaly». Questa è la filosofia di Blackfin, azienda leader nella produzione di occhiali in titanio, 100% bellunese, che ha voluto sostenere la pubblicazione del calendario 2018 dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. La presentazione ufficiale si è tenuta oggi, venerdì 24 novembre, a Taibon Agordino presso la sede di questa prestigiosa occhialeria.
«Ho visto immediatamente un legame tra la nostra azienda e l’ABM – il pensiero di Nicola Del Din, Ceo Blackfin – perché entrambe puntano alla persona, alla sua storia e alle sue origini». Gli ha fatto eco il presidente ABM Oscar De Bona che, oltre a ringraziare Del Din per avere sostenuto economicamente questo progetto, ha illustrato la realtà dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, con le sue molteplici attività e, soprattutto, con le possibilità di business che si possono avviare grazie alla rete umana attiva dal 1966 e, negli ultimi anni, potenziata con il socialnetwork Bellunoradici.net.
«Il gioco di squadra è importante – ha sottolineato De Bona – e la collaborazione viene fatta anche con il supporto delle Associazioni in emigrazione del Triveneto. Fuori da Belluno, e dall’Italia, ci sono milioni di oriundi italiani desiderosi di sostenere e contribuire allo sviluppo del sistema Italia e, nel nostro caso, del neomadeinitaly».
Il calendario, stampato in 10.000 copie, è già stato spedito a tutti i soci e una parte potrà essere richiesta direttamente presso gli uffici ABM.
«In questa edizione del calendario – commenta il direttore ABM Marco Crepaz – sono presenti 12 foto storiche dell’emigrazione bellunese. Ogni immagine è legata a un determinato mese. Per esempio marzo è rappresentato dalle balie da latte, mentre giugno dai gelatieri».
Un calendario che parla attraverso i volti dell’emigrazione. Centinaia di migliaia di volti, quelli di uomini e donne che da qualche secolo, sopra ogni continente, portano nel cuore la nostalgia della terra natale, nell’orecchio il suono amico del proprio dialetto, negli occhi i profili delle loro montagne e nella mente i racconti di casa della loro lontana fanciullezza.Quei volti sono racchiusi nelle pagine di questo calendario, che parla di loro, dei mestieri che hanno esercitato nel mondo e che li ha visti spesso protagonisti di grandi opere o anche di piccole gesta, le une e le altre figlie ancora di quella dignità: il lavoro. «Abbiamo 365 giorni utili per saper “leggere” quei volti e capire che cosa ci trasmettono nella suggestiva magia delle foto in bianco e nero» il pensiero di Dino Bridda, direttore della rivista “Bellunesi nel mondo”.
Un calendario sempre atteso dai nostri emigranti e che l’Associazione Bellunesi nel Mondo, dal 1966, non manca di realizzare e spedire.
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