Presentata martedì 17 ottobre a Roma la XII edizione del “Rapporto Italiani nel mondo”, della Fondazione Migrantes. Questi alcuni dati tratti dalla sintesi del RIM 2017
Dal 2006 al 2017 la mobilità italiana è aumentata del 60,1% passando da poco più di 3 milioni a quasi 5 milioni di iscritti. Al 1 gennaio 2017, infatti, gli italiani residenti fuori dei confini nazionali e iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE) sono 4.973.942, l’8,2% degli oltre 60,5 milioni di residenti in Italia alla stessa data.
A livello continentale, oltre la metà dei cittadini italiani (2.684.325 milioni) risiede in Europa (54,0%), più specificatamente nell’UE 15 (1.984.461 milioni, il 39,9%) mentre 2.010.984 milioni vivono in America (40,4%) soprattutto in quella centro-meridionale (32,5%). A seguire l’Oceania (147.930 mila residenti, il 3,0%), l’Africa (65.696, l’1,3%) e l’Asia (65.003, l’1,3%).
Guardando alle realtà nazionali, i primi tre paesi con le comunità più numerose sono, l’Argentina (804.260), la Germania (723.846) e la Svizzera (606.578), mentre è il Regno Unito che, in valore assoluto, si distingue per avere la variazione più consistente (+27.602 iscrizioni nell’ultimo anno).
Da gennaio a dicembre 2016 le iscrizioni all’AIRE per solo espatrio sono state 124.076 (+16.547 rispetto all’anno precedente, +15,4%), di cui il 55,5% (68.909) sono maschi. Il 62,4% sono celibi/nubili e il 31,4% coniugati/e. Oltre il 39% di chi ha lasciato l’Italia alla volta dell’estero nell’ultimo anno ha un’età compresa tra i 18 e i 34 anni (oltre 9 mila in più rispetto all’anno precedente, +23,3%); un quarto ha tra i 35 e i 49 anni (quasi +3.500 in un anno, +12,5%).
Il continente prioritariamente scelto da chi ha spostato la sua residenza fuori dell’Italia nel corso del 2016 è stato quello europeo, seguito dall’America Settentrionale: quella italiana, quindi, si conferma essere oggi una mobilità prevalentemente euroamericana.
Rispetto a quanto messo in evidenza lo scorso anno sulle nazioni, quando la Germania era stata la meta preferita distanziando il Regno Unito di poche decine di unità, quest’anno il Regno Unito, con 24.771 iscritti, registra un primato assoluto tra tutte le destinazioni, seguito dalla Germania (19.178), dalla Svizzera (11.759), dalla Francia (11.108), dal Brasile (6.829) e dagli Stati Uniti (5.939). Da evidenziare, tra le prime 15 destinazioni dell’ultimo anno, gli aumenti percentuali – anche se con valori assoluti profondamente diversi dalle principali mete suddette – relativi all’Irlanda (+57,6%), alla Spagna (+31,6%) e all’Australia (+22,2%) e i decrementi di Argentina (-14,7%), Canada (-8,7%), Emirati Arabi (-6,7%) e Austria (-3,6%).
(fonte: Rapporto Italiani nel Mondo 2017. Sintesi)
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