Imprese straniere. Nel bellunese sono 1.037

da | 25 Feb 2019 | 0 commenti

Tempo di lettura: 2 minuti

Quasi 49 mila, prevalentemente nei servizi e nell’industria. Sono le attività di lavoro autonomo-imprenditoriale condotte da lavoratori immigrati in Veneto a inizio 2018. Per la precisione 48.818, il 10% delle imprese registrate a livello regionale, con il Veneto che rappresenta la quinta realtà italiana per numero di aziende gestite da soggetti di origine straniera: l’8,3% del totale nazionale e il 40,8% nel Nord Est. I dati emergono dal Rapporto Immigrazione e Imprenditoria curato dal Centro Studi e Ricerche Idos nell’ambito del progetto “Voci di confine”, e testimoniano una rilevante crescita di aziende guidate da immigrati nel corso degli anni. Un aumento, dal 2012 al 2017, del 15,4%, che risalta ancora di più se paragonato al calo del 3,8% registrato dalle imprese guidate da italiani.

Si tratta per la maggior parte di aziende di piccole o piccolissime dimensioni. Circa 37 mila (36.793), infatti, gli stranieri titolari di una ditta individuale. Un ambito nel quale prevalgono i cinesi (il 15,5% del totale regionale), seguiti da rumeni (12,6%) e marocchini (10,9%). Di rilievo anche l’apporto di nigeriani (7,2%), albanesi (6,0%) e svizzeri (4,1%). Sul fronte territoriale, i principali poli di attività sono rappresentati dalle province di Verona (22,0%), Treviso (19,4%) e Padova (18,5%). Seguono Venezia (16,8%), Vicenza (15,1%), Rovigo (5,4%) e Belluno (2,8%).

A proposito di settori, il terziario assorbe più della metà delle imprese (54,4%), mentre l’industria e l’agricoltura si attestano rispettivamente al 40,6% e al 2,6%1. A livello di comparto, le attività riguardano principalmente il commercio (32,2%), l’edilizia (30,0%) e il manifatturiero (10,6%).

I dati delle provincia di Belluno 

Nel Bellunese, le imprese individuali gestite da stranieri sono in totale 1.037. I principali Paesi di nascita dei titolari sono: Svizzera (22,6%), Marocco (17,7%), Germania (9,2%), Cina (5,9%), Albania (4,4%), Francia (3,2%). Anche nella nostra provincia i rapporti tra settori ricalcano la situazione regionale (e nazionale). Le aziende nel terziario (servizi) costituiscono il 59,4% del totale, quelle nel secondario (industria) il 31,4%, quelle nel primario (agricoltura) il 6,9%2. Da notare come sia nell’agricoltura che nei servizi il nostro territorio raggiunga le percentuali più elevate a livello veneto3, mentre si piazza all’ultimo posto per quanto concerne l’industria.

Infine, dal punto di vista dei comparti, gli immigrati-imprenditori bellunesi operano soprattuto nel commercio (32,5%), nell’edilizia (24,5%) e in ambito ricettivo (alberghi/ristoranti 10,3%).

Simone Tormen

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