Storia

Per parecchi decenni nella prima metà del XX secolo l’unico strumento di collegamento tra i nostri emigranti e i loro paesi di origine fu l’opera capillare dei parroci e dei loro bollettini periodici.  Per ovviare all’indifferenza delle istituzioni civili, agli inizi degli anni sessanta si fece sentire l’esigenza, all’interno del mondo cattolico e del volontariato, di un collegamento organico con la complessa realtà dei nostri emigranti.

Nel gennaio del 1966, pochi mesi dopo la sciagura di Mattmark in Svizzera e poco prima della tragedia di Robiei-Stabascio in Canton Ticino nelle quali operai emigranti della nostra provincia persero la vita, si costituì a Belluno l’ “Associazione Emigranti Bellunesi”.

Primo presidente fu l’ing. Vincenzo Barcelloni Corte.

Tra la vasta rappresentanza dei soci fondatori, volontari provenienti da diverse esperienze professionali ed associazionistiche, troviamo enti quali l’Amministrazione Provinciale, la Camera di commercio, i Patronati Scolastici e varie opere e associazioni cattoliche.

Il primo impegno dell’Associazione fu quello della ricerca dei bellunesi sparsi in tutto il mondo: l’opera paziente fu portata a termine nel giro di circa un decennio da pochi volontari, religiosi e laici, che macinarono migliaia di chilometri in Europa alla ricerca dei nostri conterranei.Strumento di collegamento e di aggregazione furono le “Famiglie Bellunesi”, nuclei di emigranti già presenti in varie località svizzere, che dal 1966 andarono diffondendosi in oltre ottanta Paesi.

Oggi le “Famiglie” sono più di un centinaio nel mondo, a testimoniare il desiderio di aggregazione e l’attaccamento alle origini.

Un altro segno della presenza dell’Associazione nel territorio fu la nascita delle “Famiglie di ex-emigranti”, oggi una  ventina nella Provincia, sorte al fine di ricuperare quel gran patrimonio di energie, esperienze ed idee di chi, dopo tanti anni di lavoro all’estero, ritorna al paese d’origine. Esse costituiscono oggi una parte rilevante dell’Associazione con la ricchezza delle loro attività nell’ aggregazione, nel  sociale, nella cultura,nel proficuo impiego del tempo libero.

Fu subito inteso come fosse necessario uno strumento di collegamento periodico con gli emigranti attraverso la stampa: nacque così il giornale “Bellunesi nel Mondo” mensile che dal febbraio 1966 non ha mai mancato all’appuntamento coi suoi lettori. Recentemente al giornale si è aggiunta l’edizione on-line, più adeguata al muovo modo di comunicare e soprattutto di accostarsi alla realtà giovanile; ad essa si affiancano numerosi servizi sempre in internet , per cui l’Associazione è continuamente presente  con le sue news settimanali, le sue attività, le sue rubriche su youtube, facebook, nonché in trasmissioni radiofoniche e televisive locali e provinciali.

I primi quindici anni di vita dell’associazione furono caratterizzati da una complessa ed articolata opera di tutela e salvaguardia dei principali diritti civili del cittadino emigrato: previdenza, assistenza, istruzione dei figli, casa, doppia cittadinanza, rientro e via dicendo.

Su questi temi l’Associazione ha combattuto per anni in prima linea, distinguendosi per la sua azione in campo triveneto e nazionale.

Ricordiamo fra tutte le battaglie per il diritto al voto degli italiani all’estero, giunto in dirittura d’arrivo, dopo  un annoso iter parlamentare, nel 2001. Non c’è organizzazione che operi nella realtà dell’emigrazione nella quale l’Associazione non abbia svolto un’azione da protagonista. Sia l’Associazione che il suo giornale hanno meritato per il livello di efficienza ed operatività ampi riconoscimenti sia dal mondo dell’associazionismo dell’emigrazione, sia dal Parlamento italiano e dalla Regione del Veneto.

 Altra attività importante fu la costituzione di una cooperativa edilizia, che ha costruito negli anni oltre un centinaio di alloggi nei vari comuni bellunesi per assicurare una residenza dignitosa a tanti emigranti che rientravano dopo anni di lavoro e sacrifici all’estero.

Gli ultimi vent’anni dell’Associazione sono stati improntati ad una particolare attenzione ai mutamenti storici che il mondo dell’emigrazione ha subito. La realtà è mutata per i profondi cambiamenti del mondo produttivo dei paesi di tradizionale accoglienza dei nostri emigranti.

Ma la situazione è mutata anche per la legge inesorabile del tempo che fa emergere, a fianco delle generazioni delle emigrazioni storiche, le nuove generazioni dei nipoti e bisnipoti.

E’ proprio sulla spinta di questi cambiamenti che all’inizio degli anni novanta si è arrivati al mutamento del nome da “Associazione Emigranti Bellunesi” in “Associazione Bellunesi nel mondo”. Non fu certamente un’operazione di facciata o il ripudio della parola “emigrante”, ma la presa d’atto di una mutata condizione: la fine dell’emigrazione , così come definita e storicamente conosciuta. Parlare di “Bellunesi nel mondo” significava comprendere una più vasta gamma di persone che in tutto il mondo mantengono i caratteri e la memoria della loro terra e che reclamano relazioni con essa. In questo scenario emergono le nuove realtà del Brasile e di alcuni Paesi dell’ Est Europa, in cui sono nate e fiorite delle nuove “Famiglie” all’interno delle comunità  dei discendenti di quanti emigrarono a fine ‘800. Famiglie formate soprattutto da giovani, che si distinguono per  il grande attaccamento alle loro “radici” e un’altrettanto grande volontà di intessere rapporti culturali ed economici con la terra d’origine.

Per meglio rispondere a queste nuove richieste delle generazioni dei discendenti dei nostri emigranti,la nuova sede dell’Associazione a Belluno, è diventata  la “Casa dei bellunesi nel mondo”, fulcro centrale dell’articolato lavoro dell’Associazione. Oltre agli uffici, la sede ospita la Biblioteca dell’emigrazione ed il Museo, punti di riferimento per quanti vogliano approfondire le tematiche della storia e dell’attualità del mondo dell’emigrazione. La Biblioteca, intitolata a Dino Buzzati, assieme alla nuova affiliata “Belluno senza frontiere”, sorta in seno all’Associazione allo scopo di promuoverne e gestire la parte culturale, da alcuni anni è promotrice  di qualificate iniziative, quali la presentazione di pubblicazioni, l’organizzazione di convegni, la visita a luoghi significativi per l’emigrazione.

Da ricordare anche la vivace attività della Sezione Giovani, aperta con le sue idee e il suo spirito innovativo ad un mondo, quello appunto giovanile, che chiede contenuti e metodi nuovi, conformi alla mentalità e alle esigenze delle nuove generazioni.

Di recente l’attenzione dell’Associazione si è rivolta da una parte alla ricerca e all’aggregazione dei “talenti” bellunesi all’estero, persone affermatesi nei campi più svariati, allo scopo di riceverne idee, proposte , risorse e iniziative per la nostra provincia, e dall’altra alla nuova mobilità, che porta ogni anno nel mondo qualche decina di nostri giovani alla ricerca di esperienze e di professionalità appaganti, nei campi della ricerca, della tecnica, dell’economia d’avanguardia. Nasce così, nel 2008, , con il notevole supporto della Camera di Commercio e della Provincia di Belluno “Bellunoradici.net”, il social network che aggrega decine e decine di talenti bellunesi all’estero.

Questa l’attuale realtà dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, ferma certamente nei valori e negli ideali del passato che ne costituiscono la ragione di essere, ma attenta, aperta e partecipe ai rapidi mutamenti del presente e quindi pronta alle sfide del futuro, per continuare così ad essere quel ponte ideale ed operativo tra le comunità di conterranei un tutto il mondo e la comunità provinciale di origine.

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