65. Programma annuale degli interventi a favore dei veneti nel modo per l’anno 2018: la Regione Veneto investe con 445mila euro. Se ne è discusso con l’assessore Manuela Lanzarin e le Associazioni/Federazioni dei Veneti nel mondo

da | 9 Mar 2018 | 0 commenti

Tempo di lettura: 4 minuti

La voce in capitolo del programma annuale degli interventi a favore dei veneti nel mondo per l’anno 2018, che l’assessore Manuela Lanzarin porterà in Giunta la prossima settimana per l’approvazione, è pari a 445mila euro. Del programma se ne è discusso nella mattinata di martedì 6 marzo a Venezia, a Palazzo Balbi. L’incontro, voluto dalla Lanzarin, ha visto la partecipazione dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, della Trevisani nel Mondo, dei Veneti nel Mondo, dei Vicentini nel Mondo, dell’Anea, dell’Utrim, dei Veronesi nel Mondo e, in video conferenza, delle Federazioni venete all’estero Caves, (Svizzera), Cava (Argentina), Cavu (Uruguay), Favq (Canada) e Australia.

Se la Giornata dei Veneti nel Mondo verrà organizzata in concomitanza con il Cansiglio day (terza domenica del mese di luglio), non è stata ancora scelta la città che ospiterà la Consulta, quest’anno in programma nel mese di ottobre. «Purtroppo le poche risorse non ci permettono di organizzarla all’estero – il commento dell’assessore Lanzarin –  e quindi ci dovremo concentrare in Veneto». Da parte dei Trevisani nel Mondo e dei Veneti nel Mondo vi è stata però la proposta di organizzare la Consulta ad Alborea (Sardegna). «In questa località sarda – il pensiero di Aldo Rozzi Marin (Veneti nel Mondo) –  vi è una forte presenza di veneti e oriundi veneti originari principalmente dal trevigiano, bellunese e vicentino. Sarebbe quindi un’occasione per organizzare un incontro a un costo che potrebbe rientrare nel budget regionale».

Oltre al sostegno all’Associazionismo di settore, e alla spese di spedizione delle riviste associative, il programma prevede 120.000 euro a “Iniziative volte alla conservazione e valorizzazione della cultura venera all’estero”, 60.000 euro per l’organizzazione di soggiorni in Veneto rivolti a ultra sessantacinquenni (oriundi veneti), 15.000 euro per i Comuni onorari del Veneto, 5.000 euro per la premiazione di tesi di laurea sulle tematiche dell’emigrazione e 30.000 euro per la promozione di progetti formativi rivolti a giovani oriundi veneti.

Novità di quest’anno l’indizione di un concorso riservato alle scuole secondarie di II grado della Regione, per la realizzazione di un prodotto audiovisivo sul tema della Grande migrazione veneta.

E proprio il tema dell’emigrazione da portare nelle scuole è stato di grande interesse per i presenti alla riunione a palazzo Balbi. Marco Crepaz, direttore dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, ha suggerito di promuovere il MiM Belluno, Museo interattivo delle migrazioni, attraverso il concorso indetto dalla Regione; inoltre ha suggerito di riproporre un progetto, da realizzare con tutte le Associazioni Venete, per organizzare delle lezioni di emigrazione nelle scuole venete.

Guido Campagnolo, presidente dell’Associazione Trevisani nel Mondo, ha ribadito la necessità di portare nelle scuole la storia dell’emigrazione e dei flussi migratori. «Abbiamo già realizzato un protocollo in merito – il commento di Campagnolo – condiviso con tutte le altre Associazioni».

Altre riflessioni sono giunte da Luciano Alban, presidente della Caves: «Non dimenticate il ruolo dei veneti nel mondo. Un ruolo che è stato determinante per lo sviluppo del Veneto e che potrebbe esserlo tuttora, soprattutto in questa fase di sofferenza economica». Lidia Boschiero, della Cavu, ha messo in evidenza come: «Il made in Italy all’estero sia enormemente valorizzato, grazie ai nostri ambasciatori».

Nell’incontro sono state messe in evidenza anche delle criticità progettuali. «Ci troviamo a realizzare dei progetti internazionali con tempi davvero stretti – il pensiero di Crepaz – soprattutto quando si ha a che fare con il riconoscimento dell’appartenenza veneta a persone partite dal Veneto da oltre un secolo».

«Tale criticità – ha sostenuto Marilinda Scarpa, dirigente Flussi Migratori – deriva dal fatto che, a partire dal 2017, la Regione Veneto deve rispettare una direttiva nazionale che impone la conclusione dei progetti nell’anno in corso». Prima infatti si avevano tempi più consoni a tale progettualità: da un anno, a un anno e mezzo.

Aldo Rozzi Marin ha chiesto inoltre maggiore sostegno ai nuovi mezzi di comunicazione che permettono di fare rete e far conoscere l’eccellenza dei veneti nel mondo.

La riunione si è quindi conclusa con l’invito di organizzare nel corso dell’anno altri incontri di questo genere in modo che possa esserci una maggiore condivisione di idee e progetti tra le Associazioni, le Federazioni e l’Assessorato della Regione Veneto.

 

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