363. Tragedia di Mattmark. A Mas di Sedico la commemorazione del 53.mo anniversario

da | 28 Ago 2018 | 0 commenti

Tempo di lettura: 3 minuti

Era il 30 agosto del 1965 quando nel Vallese, a Mattmark (Svizzera), persero la vita, a 2000 metri di altitudine, 88 operai intenti a costruire una diga in terra battuta.

Milioni di metri cubi di ghiaccio e roccia si staccarono dal ghiacciaio dell’Allalin abbattendosi sulle baracche dei lavoratori. 88 le vittime, di cui 56 italiane e di queste 17 bellunesi.

A loro è andato il ricordo in occasione della commemorazione del 53.mo anniversario della tragedia di Mattmark organizzata dalla Famiglia Ex emigranti “Monte Pizzocco”, con il supporto dell’Associazione Bellunesi nel Mondo e il patrocinio dei Comuni di Santa Giustina, Sedico, San Gregorio nelle Alpi, Cesiomaggiore e Sospirolo. Domenica 26 agosto la pioggia non ha fermato i parenti delle vittime, i superstiti, le Famiglie ex emigranti con la Famiglia Bellunese del Trentino, gli alpini e diverse autorità nel deporre una corona d’alloro al monumento dell’emigrante presente a Mas di Sedico (Belluno) nel parco dedicato proprio alle vittime di Mattmark.

«Siamo qui per ricordare – ha sottolineato il sindaco di Sedico – ma soprattutto affinché tali tragedie non accadano più. La memoria è importante, ma anche l’azione in modo che si possa andare a lavorare, sia in Italia che all’estero, in totale sicurezza».

L’onorevole Dario Bond, nel suo intervento, ha voluto ricordare la vicenda della Diciotti, la nave della Guardia Costiera ormeggiata al porto di Catania, per cinque giorni, con 137 migranti.  «Sono giorni che vivo con profonda amarezza il caso della nave Diciotti – la riflessione di Bond – come può un popolo come quello italiano, con radici cristiane e cattoliche, trattare in questo modo 137 vite umane? Da sempre sostengo che ci debba essere vigilanza e regole severe per la gestione dell’immigrazione – come quelle vissute dai nostri emigranti -, ma non possiamo arrivare a questi livelli».

Ha preso la parola anche il presidente della Famiglia Ex emigranti “Monte Pizzocco”, Marco Perot, che ha voluto ringraziare i presenti ed evidenziare come da sempre il sodalizio Abm da lui rappresentato cerchi di mantenere viva la memoria del sacrificio e delle vittime bellunesi in terra di emigrazione. A tal proposito il presidente Abm Oscar De Bona ha ricordato le molteplici attività dell’Associazione Bellunesi nel Mondo mirate proprio alla tutela della storia migratoria dei Bellunesi, sia attraverso il MiM Belluno, ma anche con iniziative realizzate in loco e all’estero nell’arco dell’anno.

Dopo la benedizione della corona d’alloro da parte di don Luciano Todesco, che ha anche celebrato la Santa Messa in ricordo delle vittime di Mattmark, i presenti hanno cantato l’Inno d’Italia in onore del popolo italiano residente all’estero.

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