«Avete un Museo raro nel panorama italiano ed è importante quindi che venga sempre più valorizzato e promosso in tutta Italia e non solo». Questo il commento a caldo del prof. Luzzatto, dell’Università di Padova, che, venerdì 9 ottobre, ha accompagnato un gruppo di studenti americani, dell’Università di Boston, in visita al MiM Belluno – Museo interattivo delle Migratori. Tutti gli studenti conoscevano perfettamente la lingua italiana e, grazie alla guida Luciana Tavi, hanno potuto vivere direttamente un viaggio storico mirato ai flussi migratori in entrata e in uscita da e per Italia a partire dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri.
Dopo la visita al Museo gli studenti hanno scoperto i luoghi del disastro del Vajont: la diga, i paesi di Casso, Erto e Longarone, la chiesa e il cimitero monumentale oltre al campanile di Pirgago.
Un viaggio quindi nella memoria di due fenomeni che hanno scosso la provincia di Belluno e l’intera Italia.
Di certo ci saranno altre occasioni di collaborare sia con l’Università di Padova che con quella di Boston (USA) affinché il MiM Belluno possa sempre più crescere e diventare un punto di riferimento per chi vuole studiare le dinamiche migratorie del nostro Paese.
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