164. Inaugurata a Vodo di Cadore la mostra fotografica “Par al mondo a laurà” con lo scoprimento del murales della Tagliapietra

da | 9 Ago 2017

Tempo di lettura: 3 minuti

Adamo Marchioni di Vinigo, artigiano esperto di meccanica, realizzò un orologio da torre di notevole contenuto tecnico, meritandosi l’appellativo di “mago dell’orologio di Barza (d’Ispra, in provincia di Varese)”; Italo Marchioni di Peaio inventò negli Stati Uniti il cono per il gelato; Gianpietro Talamini di Vodo fondò a Venezia il quotidiano “Il Gazzettino”; Anastasia Dibeliarova in Belva portò a Vodo le reliquie della Santa Croce.Tantissimi altri hanno saputo onorare la terra d’origine con semplicità, umiltà, dignità e soprattutto rispetto, guadagnandosi la stima e la riconoscenza della gente che li ha ospitati.

Stiamo parlando della mostra fotografica “Par la mondo a laurà” inaugurata sabato 5 agosto a Vodo di Cadore, presso la scuola presente in Piazza Santa Lucia. Un progetto voluto dall’Amministrazione comunale di Vodo, grazie al sostegno della Magnifica Regola Grande dei Mondi di Vodo e della Regola Staccata di Vodo di Cadore, realizzato dallo staff dell’Associazione Bellunesi nel Mondo.

«L’idea è nata da un piccolo comitato coordinato dal consigliere comunale Massimiliano Gregori, con delega alla cultura – il pensiero del sindaco Belfi – che ha sentito la necessità di testimoniare la grande epopea dei nostri emigranti partiti da Vodo, dal Cadore e dall’intera provincia di Belluno, per cercare fortuna all’estero». In occasione dell’inaugurazione era presente anche il presidente ABM Oscar De Bona: «Voglio complimentarmi con la comunità di Vodo per aver voluto realizzare questa mostra. E’ un omaggio ai nostri emigranti, ma anche un messaggio che è doveroso trasmettere alle giovani generazioni. Ringrazio il nostro direttore Marco Crepaz e il suo collega Simone Tormen per l’opera realizzata».

La mostra è strutturata sue due sale. Al piano terra sono presenti le descrizioni di alcuni personaggi di Vodo, oltre ad alcune video interviste fatte ad emigranti locali. Nella sala inferiore il percorso prosegue con una serie di pannelli che illustrano l’emigrazione cadorina e bellunese attraverso foto e documenti storici. Presenti anche oggetti provenienti dal Museo Etnografico di San Vito, che richiamano il fenomeno migratorio e la cultura contadina.

Lettere, dati e citazioni accompagnano il visitatore in un “viaggio”, lungo oltre un secolo, fatto di minatori, gelatieri, balie, cromére, operai specializzati, inventori, artisti…

«Abbiamo pensato anche agli studenti – il pensiero di Massimiliano Gregori – e proprio a settembre proporremo una serie di laboratori didattici, con la collaborazione delle scuole elementari e medie».

In occasione della mostra è stato anche inaugurato il bassorilievo dell’artista Tagliapietra. Nella sua opera sono rappresentati i mestieri esercitati da carpentieri, fabbri, minatori, boscaioli, muratori e gelatieri, nelle diverse località di destinazione.

“Par al mondo a laurà” rimarrà aperta per tutto il mese di agosto con i seguenti orari: 15.00 – 18.00. Per maggiori informazioni contattare il Comune di Vodo di Cadore.

 

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